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domenica 28 marzo 2021

Fatto a mano in Toscana

Fatto a mano in Toscana : 



"...impara l'Arte e mettila da parte..."  Questo proverbio racchiude ciò che è alla base del mio percorso formativo come artista progettista e designer d'interni. 

Ho fatto tesoro di tutte le esperienze formative e lavorative e ho creato un laboratorio artistico artigianale dove progetto e realizzo tutto ciò che è Art Design, (creazioni artistiche in ceramica raku, lampade, oggetti d'uso e d'arredo, complementi d'arredo, quadri, decorazioni, trompe l'oeil)

 Da cosa è nata l'idea di un Laboratorio artistico?

L'idea è nata dalla voglia di valorizzare e far conoscere l'Artigianato Toscano e l'italianità.

Si parla di frequente di artigianato artistico e oggetti fatti a mano, ma non riflettiamo, e spesso sottovalutiamo, il fatto che l'artigianato artistico e gli oggetti fatti a mano concorrono a creare l'identità di un popolo, intesa come l'insieme delle tradizioni, delle conoscenze e dei tratti distintivi che ne sanciscono la riconoscibilità e unicità. L'artigianato artistico rappresenta, oltre che un patrimonio culturale, una risorsa economica e produttiva fondamentale, soprattutto oggi, in un mercato ormai costituito prevalentemente da prodotti importati (Cit. "Carta Internazionale dell'Artigianato Artistico"). Ma confrontiamo un oggetto fatto a mano e un oggetto d'importazione.

Gli oggetti non prodotti in Italia costano poco ma sono:

- tutti uguali senza possibilità di scelta

- fatti con materiali di dubbia provenienza

- impersonali e fatti in serie

- oggetti senza un'anima

- uniformano il mercato e i gusti delle persone

mentre :

"Quando compri qualcosa da un artista, stai comprando più di un oggetto. Stai comprando centinaia di ore di fallimenti ed esperimenti. Stai comprando giorni, settimane e mesi di frustrazione e momenti di pura gioia.

Non stai solo comprando una cosa, stai comprando un pezzo di cuore, una parte dell'anima, un momento della vita di qualcun altro." (Cit. Rebekah Joy Plett)

 Gli oggetti italiani fatti a mano sono :

- unici perché tutti diversi, asseconda della Regione da cui provengono e dall'artista che li ha ideati e realizzati

- originali ed esclusivi perché è possibile personalizzarli e sceglierli seguendo i propri desideri

- fatti con amore perché realizzati da una persona che ama quello che fa

- se regali un oggetto hand made è il chiaro messaggio che stai dicendo a quella persona,  che si merita qualcosa di unico e speciale.

Un artigiano ha la fortuna di poter creare e realizzare ciò che la fantasia gli suggerisce, ed esprimere la propria personalità con un segno distintivo, riconoscibile, e come ogni artista è anche un po' pazzo e visionario...



"In tempi come questi, in cui il lavoro è più costrizione che gratificazione, in cui il consumismo ha massificato i desideri e appiattito la creatività, in cui i prodotti che consumiamo, indossiamo o con i quali giochiamo sono realizzati in serie e non hanno altro valore se non quello che impongono i mercati o le mode, credo che la riscoperta dell'artigianato sia fondamentale, sia dal punto di vista etico che pratico.
Il nostro paese vanta un passato e una tradizione artigiana invidiabile, compito nostro è quello di riscoprirla e di farla riscoprire. Per chi si dedica a questa attività, la cosa più sorprendente è scoprire che il lavoro può essere bello e gratificante, se ci si rivolge ad esso non solo come mezzo per guadagnare denaro.
Chi acquista prodotti artigianali, ha la consapevolezza di avere tra le mani un oggetto unico e con un valore intrinseco. Questo lo costatiamo ogni giorno a contatto con un pubblico sempre più alla ricerca di prodotti di qualità che si discostino dalla logica del "tutto uguale". (cit. di Nicola da Intervista su Laureatiartigiani) 

Le galline Livornesi

  



Non fatevi ingannare dalle Galline Livornesi in questo blog si parla di ceramica ... di oggetti artistici in ceramica raku, realizzati interamente a mano...
Ho cominciato diversi anni fa per caso frequentando un corso di ceramica in quel di Pisa, e per una livornese andare a imparare dai pisani è stata dura... (per chi non lo sapesse tra livornesi e pisani non c'è mai corso buon sangue.. a Livorno si dice "meglio un morto in casa che un pisano alla porta" per rendere l'idea).
Quando la produzione dei miei oggetti in ceramica ha cominciato ad essere riconoscibile sia per lo stile che per la tecnica, ho deciso di creare un logo che li rappresentasse. Ma come potevo far capire le mie origini labroniche e nello stesso tempo ricollegarmi a un qualcosa tipico che è solo Livornese? Mi è venuta così l'idea delle "Galline Livornesi" conosciute in tutto il mondo e addirittura esportate per la loro produzione di uova.
Ma non sono tre galline qualsiasi... intanto hanno vestito e cappello e indovinate quale sono io delle tre... Le altre due rappresentano mia mamma e mia sorella ...si sa a Livorno siamo un pò "pillacchere" (in dialetto livornese significa "chiacchierone").Le "Galline Livornesi" è il marchio che contraddistingue le mie creazioni, ho disegnato queste tre simpatiche galline con tanto di cappello all'interno di un uovo.


 

Ma perché questa forma?

L'uovo fin dai tempi antichi  è il simbolo della vita che nasce, di continuità, di mistero. Forma perfetta l'uovo, ha una superficie curva, liscia. Il guscio protezione della vita, da rompere per poter uscire alla vita. 

Nella simbologia cristiana, l'uovo posto nelle mani della Madonna o di Maria Maddalena assume degli aspetti simbolici e particolari che sono confluiti simbolicamente in tutta la tradizione associata alla festa della Pasqua.


Secondo i pollicoltori le uova delle GallineLivornesi "hanno una struttura proteica fuori dal comune" e il tuorlo, se montato può incorporare, poiché contiene meno acqua e più grasso, "anche tre volte l'aria di un tuorlo qualsiasi". Si trovano sul mercato ad un prezzo superiore a quello delle uova di altro tipo. La qualità si paga e questo vale anche per le opere artistiche e dell'ingegno, leggi il post "Fatto a mano in Toscana"e capirai perché regalare un oggetto fatto a mano non ha prezzo...Ma oltre a tutta la poesia e simbologia che può esserci dietro questa forma, c'è anche la gallina che ha fatto l'uovo, non lo dimentichiamo! 

Ma viene prima l'uovo o la gallina? Dilemma annoso... Beh sappiate se ancora non lo sapete, che le uova deposte dalle galline Livornesi (razza conosciuta anche all'estero), diversamente da quelle che troviamo in commercio, per esempio quelle padovane, si caratterizzano per un guscio bianco e per un tuorlo molto giallo, quindi preferite nella preparazione di creme pasticcere e pasta all'uovo. Le uova padovane invece sono di pezzatura inferiore rispetto alle livornesi e hanno un guscio tendente al marrone e un tuorlo meno colorato. 

 



Artista ceramista

Artista artigiana o ceramista? 

Gli Artisti sono dei creativi, i Ceramisti modellano vasi, e poi ci sono gli "Artisti Ceramisti"....

 Vi racconto la mia esperienza e quello che significa per me lavorare l'argilla, attraverso l'aiuto di illustri personaggi che ne sanno più di me, ma che esprimono a pieno ciò che penso. 

La prima cosa che vorrei chiarire è la differenza tra artista e artigiano, tra i ceramisti ci sono tanti artigiani ma un po' meno artisti, cercherò di spiegare meglio questo concetto: "Semplificando al massimo si può dire che l'Arte attiene alla sfera spirituale delle emozioni trasmesse dall'artista attraverso la sua creatività e la sua cultura. L'Artigianato opera prevalentemente nell'ambito pratico e tecnico-funzionale dove la manualità, l'esperienza e l'ingegnosità fanno la differenza  (tratto da "Differenza tra Arte ed Artigianato, differenza tra Artista e Artigiano". di Aleandro Fanucci "Metamorfosi2")


Ceramica artistica

La forma della lentezza


Parto da questa differenza tra artista e artigiano, perché ci sono dei bravissimi ceramisti, esperti di tornitura che fanno dei lavori bellissimi, dove la manualità, l'esperienza fanno la differenza, ma le loro opere non suscitano delle emozioni, non rappresentano dei concetti, dei pensieri, sono a volte, solo esercizio di forma. L'artista ceramista, è così che mi definisco, attraverso la creatività, la fantasia, rappresenta nelle sue opere un sentimento, un'emozione, un messaggio. Penso che un'artista raggiunga lo scopo, quando riesce a trasmettere, attraverso le sue opere, delle emozioni, ciò che realizza diventa poesia, ed emoziona l'osservatore. Quando espongo nelle fiere e nelle mostre dedicate, mi piace osservare la reazione delle persone difronte ai miei oggetti. Spesso osservano con attenzione e sorridono con gli occhi, hanno reazioni di stupore, si fermano ad osservare attentamente, oppure fanno tanti complimenti di ammirazione, ciò vuol dire che gli oggetti arrivano e provocano delle emozioni. Poi c'è chi passa e non ti nota neanche (l'insensibile) .... non si può piacere a tutti.

La fantasia

La fantasia è fondamentale per l'artista, perché è quel lato della mente che gli permette di viaggiare e immaginare cose che altri stenterebbero a credere. Quando si crea, che sia una scultura, un quadro, o un qualsiasi oggetto, prima si pensa, si visualizza nella mente, poi avviene la magia: si da forma all'immaginazione.

Nell' artista ceramista, la fantasia, è il pensiero che prende forma. Quando dipingo o lavoro l'argilla, amo il silenzio e la solitudine, perché sto contemporaneamente immaginando e dando forma a ciò che penso. Questo concetto lo spiega bene Federico Branchetti in un intervista: ".... quando si modella non si parla mai. Proprio come quando nella mente avviene una riflessione. Ecco l’argilla, per me, ha questa potenzialità a differenza di altri materiali: quasi si confonde con l’azione del pensare. Modellando si può avanzare, poi retrocedere, avanzare di nuovo o distruggere tutto in men che non si dica. "Disegno e (modellazione) plastica .....Considero entrambi come metodi di esplorazione del pensiero. Il disegno è sicuramente ciò che, in un modo squisitamente immediato, finalizza una riflessione. È quindi per me necessario che la mano sia ben addestrata: più la distanza tra mano e mente è minima, tanto più accade ciò che si va pensando, e tutto diviene più chiaro. (cit. di Federico Branchetti).

La personalità o impronta

Ogni ceramista ha le sue caratteristiche distintive, il suo modo di lavorare l'argilla, di decorarla e dipingerla, è bravo se riesce ad essere riconosciuto tra tanti altri. Capita spesso poi che abbia dei soggetti preferiti, un filone che segue nella sua mente e da cui si stacca raramente. Nelle mostre di ceramica ogni banco è diverso e rappresenta la personalità, la fantasia, il background culturale, la sensibilità, dell' autore.

Background culturale ed esperienze

Lo stile di un'artista ceramista è influenzato sia dalle esperienze formative sia da quelle lavorative. C'è chi comincia a fare ceramica e impara nelle scuole, e poi magari fa tutt'altro nella vita, c'è chi arriva alla ceramica per caso e scopre che quello è proprio il suo mondo, oppure è un'autodidatta e comincia per conto suo, per seguire una passione che aveva da tempo rimandato.... Ci sono tante storie diverse qui vi racconterò la mia....

Sono arrivata alla ceramica seguendo il mio istinto artistico, la ceramica mi ha sempre appassionato e attratto magicamente come una calamita, sarà perché ho vissuto in una casa piena di oggetti d'arte, forse è grazie a mia nonna materna e ai suoi fratelli tra cui Luigi Servolini, che ho ereditato il gene dell'artista. Mia nonna era un'artigiana anche lei amante dell'arte ed era solita acquistare ceramiche fiorentine, quindi fin da bambina l'ambiente in cui vivevo era pieno di stimoli e favorevole  alle mie inclinazioni artistiche. 

Chi sono, in breve...

Alessia Nannicini, donna  labronica ma "non livornese", amante del mare, ma trasferitasi in campagna, in un borghetto di case immerse nel verde toscano, mi definiscono poliedrica, intraprendente, pratica, autonoma, tenace, amante della natura e degli animali.  

Prima di essere una ceramista sono un'artista, potrei passare ore a disegnare o dipingere senza fatica. La noia non mi appartiene, penso sempre a qualcosa che potrà essere realizzato. il segreto è che "Ogni cosa che si può immaginare si può realizzare" questo concetto mi accompagna da sempre, come del resto anche : "Impara l'arte e mettila da parte". Quanto al mio curriculum e alle mie esperienze lavorative,  troverete tutto nella pagina "chi sono" del mio sito. Qui preferisco parlare in scioltezza senza troppe date o dati.

L'obbiettivo di questo blog è dare non tanto informazioni tecniche e teoriche su come si lavora l'argilla,  (questo lo potete imparare ai miei laboratori) ma condividere impressioni e sensazioni, partendo da punti di vista strettamente personali, sul mondo della ceramica e non solo. Quindi non vuole essere un luogo dove si apprendono cose ma dove si parla di cose, come se fossimo al bar difronte a un caffè...quindi mettetevi comodi e rilassati.